Perchè non riproporre un percorso simile al Ma-Li, sia nelle percorrenze che nelle logiche, ma in Supramonte? Nasce così l'idea di "spostare" il Ma-Li in Supramonte. Facile? No, ma nemmeno così difficile come mi immaginavo in un primo momento. L'idea è quella di sfruttare l'orografia del luogo, caratterizzato da una serie di "vallate" quasi parallele (Lanaitto, Oddoene e Codula di Luna).
Il percorso le sfrutta, percorrendole di volta in volta lungo le creste, o sul loro fondo, passando da una all'altra laddove si trovano valichi accessibili e portandoci in tre giorni dalle montagne del Supramonte di Orgosolo, fino al mare a Cala Luna, passando per il Supramonte di Oliena, Dorgali e Urzulei. Una tre giorni che consente di ammirare l'intero Supramonte passando per i suoi luoghi più caratterizzanti.
Meno impegnativo del Ma-Li ma pur sempre da non sottovalutare, forse anche meno "selvaggio", ma indubbiamente spettacolare.
Prima Tappa
Percorso che segue l'incredibile cresta, lunga più di 10 km, che caratterizza il Supramonte di Orgosolo e da cui, per ore, si può ammirare un panorama a 360 gradi mozzafiato su tutto il Supramonte e oltre.
Dapprima si attraversa la bella foresta di Montes lungo una comoda forestale fino a giungere in località Ottulu nei pressi dell'omonimo ovile.
Qui ci si immette nel Sentiero Italia, tappa 15, segnavia 402, che potremo seguire fino a Monte Maccione.
Noi proponiamo di non salire a Monte Corrasi, ma, per evitare di ripetere parte del percorso il giorno successivo, abbandonare il Sentiero Italia scendendo a Scala 'e Marras (segnavia 404) fino a località Daddana e da qui, lungo una carrozzabile all'Albergo Monte Maccione. Per chi volesso invece seguire il Sentiero Italia basterà proseguire lungo la cresta fino al Monte Corrasi e da lì fino a Scala 'e Pradu dove inizia lo sterrato che porta agli ovili di Tuones e da lì a Maccione.
Circa 25 km e 1300 m di dislivello. Un po' di più se si sale al Corrasi.
Trattandosi di sentieri non particolarmente agevoli, mettere in conto almeno 8/9 ore.
Seconda Tappa
Percorso che tocca i luoghi forse più "iconici" del Supramonte: Sos Nidos e il Corrasi con il loro calcare abbagliante, la "protovalle" di Lanaitto, incastonata fra le pareti più imponenti e belle della Sardegna, Tiscali, uno dei simboli dell'isola, la Gola di Gorropu, il canyon più profondo d'Europa, le tracce della foresta primaria presenti a Genna Silana, solo per citarne alcuni.
Da Monte Maccione si risale a Iscala 'e Pradu (magari prevedere un breve transfer fino a Tuones) per poi iniziare la bella discesa che ci condurrà in fondo alla valle di Lanaitto nei pressi della Grotta di Sa Oche. Il segnavia 405, ci porterà fino sotto Monte Cusidore in località Orgoi, da qui ci ricongiungeremo con il Sentiero Italia, tappa 14. Superata la caratteristica piana di Sovana, il sentiero 505 poco sotto, compie una netta curva a sx, noi da qui prenderemo una scorciatoia che ci porterà attrevarso degli interessanti campi solcati, più velocemente a Sa Oche. (Attenzione: percorso appena segnato con qualche raro omino, attenersi alla traccia gpx, o, se non si vuole rischiare, continuare lungo il sentiero 505)
Da sa Oche un breve tratto in piano ci porta all'imbocco del "doloverre" di Surtana (da qui, per chi volesse con una deviazione di circa 1h andata - ritorno, si può raggiungere Tiscali) che ci consentirà di passare, scendendo dall'omonima iscala, nella valle dell'Oddoene che seguiremo integralmente fino alla Gola di Gorropu. Da qui una lunga salita ci condurrà a Genna 'e Silana
Circa 25 km con oltre 1200 m di dislivello, partendo da Tuones, di più se si parte da Maccione.
Vista la lunga salita finale anche per questa tappa mettere in conto non meno di 8h
Terza Tappa
Percorso che ci consentirà di ammirare un altro aspetto del Supramonte, le "codule", profonde gole caratterizzate da pietre lisce e stondate dallo scorrimento dell'acqua. Codula di Luna è la più lunga ed imponente, lunga oltre 10 km.
Tappa meno impegnativa, di fatto quasi totalmente in discesa se si eccettua il tratto finale per risalire a cuile Buchi Arta, per altro evitabile.
Da Genna 'e Silana si raggiunge Ghenna 'e Peta (segnavia 503) si scende verso il fondo della Codula di Luna in località Baccu Saraghinu (segnavia 182) che da qui si percorre integralmente fino al mare, a Cala Luna.
La tappa può concludersi nei pressi di Cala Gonone all'Ovile di Buchi Arta oppure, se si vuole evitare l'ultima salita, a Cala Fuili, raggiungibile attraverso un sentiero costiero (meno interessante), oppure, facendosi trasportare in barca fino a Cala Gonone.
⬇️ Scarica qui la traccia GPX (fino a Cala Luna)
⬇️ Scarica qui la traccia GPX (Cala Luna-Buchi Arta)
Per info e consigli vedi qui.
Il percorso nel suo complesso
Nota sui toponimi e la loro scrittura: nella cartografia, sono spesso riportati nomi dei luoghi "italianizzati"; io ho utilizzato questi, per agevolare la lettura delle mappe ma anche perché la corretta scrittura non la conosco (e comunque non è univoca, dipendendo dalle specifiche varianti locali del Sardo: ad esempio Lanaitto, nome italinizzato è indicato sia come Lanaitho o Lanaittu).
Per chi volesse approfondire una breve guida sui toponimi e il loro significato la si può trovare qui.