Il vero problema nel concepire simili itinerari in Sardegna, specie in queste aree, è la mancanza di punti di appoggio. Questo fattore ha fortemente condizionato la costruzione del percorso.
Le notti si trascorreranno:
· la prima, (se disponibile) presso la Posada di Monti Mannu, convenzionata con la Fondazione Cammino di Santa Barbara; qui si trovano letti, lenzuola e cibo (da cucinare nella cucina comune) e la possibilità di chiedere a chi gestisce la struttura, di fare la spesa per farvi trovare quant'altro fosse necessario al vostro arrivo. E' comunque possibile chiedere ad alcune strutture a Villacidro di organizzare un piccolo catering da recapitare alla Posada. Laddove la Posada non fosse disponibile, è necessario rivolgersi alle strutture ricettive nei pressi di Villacidro (per info vedere fare riferimento alla Tappa 10 del Cammino seguendo questo link), chiedendo non solo il pernottamento ma anche il trasporto da e per Cantina Ferraris;
· Per la seconda non ci sono problemi, l’agriturismo Pubusinu offre un’ottima mezza pensione e, se richiesto, può anche fornire supporto logistico per la prima notte.
Per chi proviene da lontano, è necessario pernottare ad Iglesias (numerosi B&B), ma bisogna anche in questo caso procurarsi un trasporto (es. Taxi, il percorso è breve) per arrivare all’inizio della prima tappa.
Se si decide di fermarsi la notte dell’ultima tappa, a Masua c’è un ostello (il Centro Scout Masua); i riferimenti si trovano sempre al link precedente. In alternativa a Nebida ci sono numerosi B&B.
N.B.
A Masua non arrivano i mezzi pubblici. E' necessario, per tornare ad Iglesias, accordarsi per un trasporto.
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Per chi volesse invece provare l'esperienza di trascorrere alcune notti in un antico villaggio minerario, è possibile pernottare a Villaggio Normann, che si trova giusto a metà strada fra l'inizio e la fine del Trail. Per informazioni su dove pernottare a Normann contattatemi. (Nota: anche in questo caso si deve concordare un trasporto sia la mattina del primo giorno per arrivare all'inizio del percorso, sia la sera dell'ultimo, per ritornare da Masua)
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N.B.
Da tenere presente che per la maggior parte del percorso non c'è campo per i cellulari.
Sconsigliabilissimi i mesi estivi, decisamente troppo caldi e secchi. Il periodo certamente migliore (anche se a rischio piogge) è la primavera, marzo ed aprile in particolare, fino al più alle prime settimane di maggio. Anche l’autunno (ottobre e novembre) è un buon periodo, mentre l’inverno, sebbene climaticamente più che accettabile, ha giornate troppo corte e costringono a percorrere il tragitto molto velocemente per evitare di arrivare con il buio.
Se chiedete ai sardi, tutti vi consiglieranno un abbigliamento pesante; non tanto per il clima quanto perché, camminare in questi boschi o nella macchia, è davvero difficoltoso. Vestiti troppo leggeri si rischia di uscirne con gli abiti distrutti e pieni di graffi. Tuttavia, a meno di non perdersi (alquanto improbabile), nel Trail non si hanno mai situazioni di questo tipo, e siccome il vero problema, è, caso mai, il caldo, si consiglia un abbigliamento il più leggero possibile in relazione alla stagione. Tenete presente che qui, al sole, si cammina in maglietta anche d’inverno. Essenziale è portare un cappellino. Ovviamente, specie in primavera, dove la possibilità di prendersi qualche acquazzone è abbastanza alta, dotarsi di adeguate mantelline impermeabili. Consigliato anche un Windstopper perché la zona è spesso battuta da un forte maestrale che a volte può risultare fastidioso
Riguardo le scarpe vale lo stesso discorso, gli scarponi sono, a mio parere, sconsigliati., Uno scarponcello leggero da trekking, anche basso, è più che adeguato.
Ma soprattutto: ACQUA, ACQUA, ACQUA. Tenete presente che non vi sono punti di approvvigionamento intermedi e che dovrete partire con tutta l’acqua per l’intera tappa. Ogni Non meno di 2 litri nelle stagioni fresche, altrimenti 3 litri o più
Tutti i sentieri/strade percorse, salvo rari tratti segnalati ed evitabili, sono presenti nella mappa gratuita OpenTopomap. Non è quindi necessario avere le tracce GPS, perché basta caricare la mappa su un cellulare (ad esempio su OruxMap o LocusMap) e seguire le indicazioni e le tracce qui presenti (gli screenshot sono tutti presi da OpenTopomap).
Le tracce sono comunque scaricabili, le si trova in fondo alla pagina dedicata alla singola tappa.
I sentieri sono tutti abbastanza buoni, spesso si percorrono strade/piste sterrate. Molti tratti non sono segnati, non almeno nel modo in cui si segna al nord. Il che rende in realtà più divertente e interessante il percorso. In generale la segnaletica, quando c’è, è incostante, a volte realizzata con logiche poco comprensibili. Non fateci troppo conto, anche perché la manutenzione non sempre è regolare e a volte i sentieri spariscono.
Le distanze, così come i dislivelli riportati sono ricavati dalle tracce GPS, e sono pertanto abbastanza attendibili.
I tempi di percorrenza, molto soggettivi, sono “effettivi” non tengono cioè conto delle soste. Il percorso è pensato per buoni camminatori e in linea di massima i tempi dovrebbero essere abbastanza indicativi. Probabilmente qualcuno più giovane e/o più allenato potrà abbreviarli.